Autore
Antonino Zucco
Fisioterapista
Coppettazione in fisioterapia,
cos’è e come funziona
La coppettazione è una modalità terapeutica molto diffusa in Oriente che consiste nel mobilitare le forme di ristagno energetico nel corpo attraverso la tecnica del vuoto.
Nello specifico la pelle della zona desiderata viene aspirata all’interno di un vasetto dove si sviluppa un vuoto di pressione che può essere creato per mezzo del fuoco, oppure attraverso l’uso di una pompa meccanica.
La terapia stimola il metabolismo, elimina tensioni muscolari, le contratture, le zone congelate, allevia il dolore e attiva il sistema immunitario, dato che il sangue e le tossine in esso contenute vengono aspirati fuori dal corpo per questa forte spinta.
Il risucchio, come spiega la medicina tradizionale cinese, provocato dalla pressione all’interno delle coppette permette di riattivare l’energia bloccata (qi) e le stagnazioni di sangue (xue) tramite la sollecitazione del tiraggio.
In Europa già nel Medioevo, oltre ai salassi, si ricorreva a questa pratica nel trattamento di malattie della pelle e dell’apparato respiratorio.
A differenza della cultura cinese, dove la tecnica trova la sua origine tramite l’uso di coni in bamboo appositamente tagliati, in Occidente furono create delle ampolle in vetro per andare incontro ad una maggiore igiene.
La coppettazione non rientra nella medicina scientifica, ma fa parte di quelle pratiche a fini medici non convenzionali che l’Oms chiama complementari o alternative; è una tecnica di origini molto antiche utilizzata tradizionalmente dalla medicina tradizionale cinese ma ormai diffusa sempre più anche in Occidente e apprezzata soprattutto da chi svolge attività sportiva.
La coppettazione prende il nome dallo strumento principale di cui si serve, ovvero delle piccole coppette (che possono essere di vetro, bambù, ceramica o plastica) che vanno applicate con cura su alcune parti del corpo con funzione di ventosa in modo da stimolare la circolazione sanguigna e linfatica, contribuire ad eliminare i ristagni di tossine e ridonare in questo modo energia vitale all’organismo;
“sistema utile a riattivare i liquidi del corpo con effetto benefico per l’organismo, sistema di guarigione del corpo che agisce su alcune zone riflesse per stimolare appunto l’armonia e l’equilibrio all’interno dei diversi organi e tessuti.”
Tecnica consigliata dalla medicina tradizionale cinese per trattare sintomi dolorosi originati da freddo, umidità o dovuti ad eventi traumatici. Il principio che sfrutta è quello di richiamare sangue nella zona in cui viene posizionata la coppetta e dunque migliorare la circolazione in punti strategici.
In base alla mia esperienza personale, posso dire che: tecnica molto utile, complementare, se associata ad altri tipi di terapia può dare davvero molto beneficio, soprattutto sul dolore cronico causata da processi artrosici; molto utile se utilizzata con gli sportivi e nell’ambito del linfodrenaggio. #provarepercredere