Gli Infortuni Acuti: cosa sono e come affrontarli

Autore

 Federico Genovesi

Federico Genovesi

Fisioterapista, Osteopata presso Manchester City FC

Gli Infortuni Acuti: cosa sono e come affrontarli

Un infortunio acuto si riferisce ad una lesione tissutale che si verifica in un singolo ed identificabile evento traumatico.

Questo evento può essere diretto (provocato da fonti esterne al corpo, quali un avversario sul campo da gioco o un oggetto esterno) o indiretto (provocato da fonti interne al corpo, quali la contrazione muscolare o un movimento incontrollato).

Gli infortuni acuti sono all’ordine del giorno per cui è necessario conoscere i singoli eventi traumatici, il loro management iniziale e le procedure riabilitative più idonee per recuperare in maniera adeguata la funzionalità, riducendo al minimo il rischio di un re-injury.

La lesione acuta si verifica quando la forza applicata al tessuto (qualunque esso sia) genera degli stress o delle tensioni che superano le capacità di resistenza del tessuto stesso. Nella fase immediatamente successiva alla lesione si verificano una serie di eventi tipici e indipendenti dal tipo di tessuto lesionato che portano alla risposta infiammatoria, la quale si manifesta con i suoi segni tipici (in particolare gonfiore, dolore e perdita della funzione).

Come intervenire

Il management iniziale di una lesione acuta prevede l’utilizzo dei principi raccolti sotto l’acronimo POLICE (Protection, Optimal, Loading, Ice, Compression, Elevation). È importante sottolineare che la risposta infiammatoria è necessaria per preparare il tessuto lesionato alla riparazione e per proteggerlo da ulteriori danni. Di conseguenza, è necessario controllarla ma non inibirla.

Generalmente la reazione infiammatoria dura tra le 48 e le 72 ore; questo dipende dal tessuto interessato, dalla gravità della lesione e dal management iniziale (se applicato o meno). Possiamo capire se la risposta infiammatoria si stia prolungando oltre i tempi normali se il paziente manifesta dolore notturno, dolore a riposo, gonfiore prolungato e rigidità mattutina per un lasso di tempo superiore ai 30 minuti.

Tutti i tessuti corporei sono potenzialmente soggetti a lesioni acute, ma nella pratica sportiva il tessuto che maggiormente subisce lesioni è il tessuto muscolare.

Il codice di riferimento per gli infortuni sportivi utilizzato nel calcio e nel rugby, e spesso utilizzato anche in clinica ortopedica, è il codice proposto dal Professore australiano John Orchard ovvero l’OSIICS o Orchard Sport Injuries and Ilnesses Classification System (del quale sto provvedendo personalmente alla traduzione in lingua italiana, in collaborazione con il Professor Orchard stesso).

Nel codice, che riguarda sia gli infortuni acuti che quelli da overuse, oltre ad un numero elevato di patologie sistemiche, possiamo riconoscere differenti tipi di patologia acuta specifici per i vari tessuti che sono classificati per “tissue type” e “pathology type”(vedi tabella sottostante).

La lesione tessutale determina una risposta aspecifica del tessuto connettivo che, a sua volta, determina un processo fibrotico. Questo, in maniera inversamente proporzionale, è più importante dell’efficienza del nostro intervento.

Ogni infortunio rappresenta dunque un evento storico irreversibile (o solo parzialmente reversibile) che modifica la struttura corporea e rappresenta un “attrattore” del Sistema corporeo. Questo attrattore veicola le forze meccaniche su certi canali che sono, nel tempo, sempre più sollecitati e che perdono le loro capacità di adattamento e compensazione, andando incontro a più probabili eventi futuri di infortunio.

A questo proposito, è assolutamente necessario che il management iniziale di una lesione sia adeguato (esso deve essere sempre performato, anche se la lesione è clinicamente una lesione minore). Poi, è importante che la riabilitazione sia ben pianificata e che riduca al minimo i rischi di re-injury.

Come deve agire il fisioterapista

Ogni fisioterapista che lavora nello sport o che si occupa di riabilitazione, dovrebbe conoscere bene gli infortuni acuti del suo contesto lavorativo. Deve sapere:

  • Quali sono i fattori di rischio intrinseci ed estrinseci relativi ad una specifica lesione
  • Deve conoscere i meccanismi di infortunio (cioè i movimenti tipici che ne determinano l’insorgenza)
  • Deve essere in grado di fare il riconoscimento clinico tramite un adeguato assessment

 

Inoltre, dovrebbe applicare un adeguato management iniziale e una scrupolosa procedura riabilitativa, la quale dovrà essere criterio-dipendente e utilizzare i tempi suggeriti solo come linee guida di riferimento generale.

Tu come intervieni quando ti trovi di fronte a questo tipo di lesioni?

Fammelo sapere nei commenti o se ti va, per approfondire insieme l’argomento, contattami in privato.

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