Il management acuto di un infortunio

Autore

 Federico Genovesi

Federico Genovesi

Fisioterapista, Osteopata presso Manchester City FC

Il management acuto di un infortunio

Per la buona riuscita della riabilitazione e di un immediato e sicuro return to play, è molto importante il management iniziale di un infortunio.

Ogni trauma acuto, diretto o indiretto, si manifesta clinicamente con i tipici segni dell’infiammazione: dolore, calore, rossore, gonfiore e perdita della funzione (quest’ultima intesa sia nella capacità di range di movimento, sia in quella di produrre forza).

Anche se l’infiammazione è un processo essenziale per le successive fasi di riparazione e rigenerazione, eccessivi sanguinamenti o edema possono provocare danni ischemici in fase iniziale e ritardare il processo di guarigione. Di conseguenza uno degli obiettivi del management iniziale è quello di limitare questi danni.

Uno dei principi studiati dai professionisti di questo settore, all’università, è il principio del RICE, nel tempo evoluto in PRICE e recentemente sostituito dal POLICE. Vediamo che cosa significa.

POLICE

  • P: Protection

È importante mantenere un breve periodo di immobilizzazione della parte infortunata. Il periodo di immobilizzazione dipende dal tipo di infortunio: se per una lesione muscolare deve essere limitato, per una lesione legamentosa richiede un tempo maggiore. La protezione può essere ottenuta tramite l’utilizzo di un brace o di un bendaggio. Una immobilizzazione troppo prolungata potrebbe avere effetti negativi provocando restrizione del ROM articolare, osteopenia e atrofia muscolare ed è importante ridurla ai tempi indispensabili.

  • OL: Optimal Loading

Questa voce ha sostituito il precedente R (Rest o riposo). È riconosciuto come il carico e il movimento precoce (ma progressivo e idoneo alla fase in cui ci troviamo) importanti per il processo di guarigione. Anche il carico ottimale, come la protezione, dipende dal tessuto lesionato (la early mobilisation per le lesioni muscolari è decisiva per l’orientamento del tessuto cicatriziale e per la prevenzione della perdita di forza del muscolo stesso). È importante dosare il carico sia dal punto di vista della resistenza applicate, del tipo di movimento proposto, del time under tension, della velocità della contrazione e altri parametri del movimento quali ampiezza, lunghezza, focus e perturbazioni.

  • I: Ice

Lo scopo è minimizzare l’edema attraverso vasocostrizione e determinare un effetto analgesico che rallenta la velocità di conduzione nervosa. L’applicazione di ghiaccio dovrebbe avvenire per 20 min. ogni 2h nelle 48/72h successive all’infortunio.

  • C: Compression

Ha lo scopo di facilitare il ritorno venoso e linfatico. Può essere applicata attraverso l’utilizzo di specifiche fasce compressive o preparato a misura dal terapista con l’utilizzo di gommapiuma e taping elastici. Il bendaggio dovrebbe iniziare lontano rispetto al sito di lesione ed estendersi verso lo stesso.

  • E: Elevation

Riduce l’accumulo di fluidi interstiziali. Dovrebbe sempre essere mantenuta durante i momenti di riposo dell’infortunato.

Oltre al POLICE, dovremmo applicare anche il principio del “do not HARM” che prevede di evitare H: Heat o calore (che aumenta il rischio di sanguinamento dell’area infortunata), A: Alcohol (che maschera il dolore e aumenta il rischio di peggiorare la lesione), R: Running or activities (per evitare ulteriori danni), M: Massage (evitare massaggi profondi per le prime 24/48h per evitare ulteriori sanguinamenti).

Applicare questi basici principi ci aiuta a minimizzare i danni e a predisporre il terreno per una buona riuscita della riabilitazione.

Conoscevi questi principi? Li applichi o utilizzi altri metodi? Condividi con me il tuo approccio e confrontiamoci!

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