Dolore alla regione degli Hamstring

Autore

 Federico Genovesi

Federico Genovesi

Fisioterapista, Osteopata presso Manchester City FC

Dolore alla regione degli Hamstring: riconoscere e intervenire su una lesione muscolare

Il dolore all’area posteriore della coscia è un ritrovamento molto frequente in clinica e, in misura ancora maggiore, nei pazienti sportivi.

La principale causa di dolore alla regione degli hamstring è la lesione muscolare degli stessi, anche se non dobbiamo sottovalutare il dolore miofasciale di questa regione (trigger points) o il dolore riferito (riferito alla regione degli hamstring, ma provocato da disfunzioni in altre regioni).

Come si individua una lesione muscolare

Una lesione muscolare si individua mediante un’intervista dettagliata del paziente e attraverso una procedura di assessment mirata.

Dall’intervista emerge:

  • L’esordio del dolore (un dolore ad esordio acuto potrebbe suggerirci la presenza di una lesione)
  • Il meccanismo di infortunio (dobbiamo distinguere le lesioni Type I, che avvengono con un meccanismo di accelerazione e che più spesso colpiscono il capo lungo del bicipite femorale, e le lesioni Type II, che avvengono in un meccanismo di overstretching e che più spesso colpiscono semitendinoso e semimembranoso)
  • Infine, scopriremo se il paziente presenta una storia positiva di infortunio agli hamstring (il tasso di ricorrenza è alto – 16% secondo Ekstrand – e un precedente infortunio rappresenta il principale fattore di rischio per una successiva lesione)

Dall’esame dobbiamo rilevare le capacità funzionali di esprimere forza (test muscolari in flessione di ginocchio ed estensione d’anca) e di flessibilità (active & passive straight leg raise test o 90/90 straight leg raise test in flessione d’anca ed estensione di ginocchio).

Un’importante perdita della capacità di esprimere forza potrebbe suggerire la presenza di una lesione muscolare.

Infine dovremmo performare test specifici, quali l’elevated Single-leg bridge o il taking off the shoe test che potrebbero aiutare a confermare la presenza di una lesione muscolare.

Il dolore miofasciale

Un dolore miofasciale (incluso il DOMS) presenta, più spesso, un esordio progressivo in assenza di un meccanismo specifico. È, piuttosto, relazionato ad uno spike nel carico di allenamenti o un dolore insorto lentamente durante la pratica sportive (ma che ha consentito all’atleta di portarla a termine senza sospenderla).

Sebbene la disfunzione miofasciale può svilupparsi in qualsiasi area del muscolo, più spesso il dolore prossimale è riferito dagli hamstring mediali e dal grande adduttore (fibre posteriori), mentre il dolore mediale e distale è più spesso provocato da trigger points del bicipite femorale.

Per quanto riguarda il dolore riferito, le strutture che più spesso riferiscono dolore all’area posteriore della coscia sono la regione lombare (in particolare le vertebre lombari inferiori), la regione glutea (disfunzioni miofasciali dei muscoli glutei) e il nervo sciatico (radicolopatia, syndrome del piriforme).

Test di esclusione riguardanti queste strutture dovrebbero sempre essere performati previ al trattamento degli hamstring. Probabilmente dall’intervista, il paziente potrebbe affermare che ha già sofferto di problemi lombari o che il dolore è apparso in seguito al mantenimento prolungato di una posizione seduta.

 Infine, non dobbiamo dimenticare possibili red flags, da indagare nel caso in cui il trattamento non dovesse avere il successo auspicato o se il dolore presenta caratteristiche Non Meccaniche (dolore esagerato, dolore notturno).

Come cambia il management

Il management cambierà radicalmente in base al problema identificato:

  1. Per una lesione muscolare, prevederà una apposita riabilitazione in fasi con il raggiungimento di certi exit criteria prima del return to play, tra cui l’adeguata e simmetrica forza isometrica ed eccentrica (Nordic hamstring exercise), l’assenza di tenderness alla palpazione, il completo e simmetrico range di flessibilità, la simmetria al single-leg bridge capacity test, un Askling H-test negative e il raggiungimento della maximal-speed personale in sprint di 30 metrii
  2. Per il dolore miofasciale, si dovrebbe dare la priorità al trattamento strutturale manuale e fisioterapico
  3. Per il dolore riferito, si deve rivolgere l’attenzione alle strutture in disfunzione che stanno riferendo il dolore

Tutte quante le precedenti, dovrebbero sempre tenere in considerazione il network locale degli hamstring (strutture in connessione diretta) e l’intero Sistema, senza trattare esclusivamente l’area di dolore.

Qual è il tuo approccio al dolore agli hamstring?

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