La Harris Hip Score #Fisioterapisti

 Il tuo paziente ha subito un intervento chirurgico all’anca e cerchi una scala veloce ed efficace per valutare gli outcome? Ho qualcosa che fa al caso tuo: la Harris Hip Score (HHS).

Si tratta di uno strumento di misura molto conosciuto, particolarmente utilizzato da fisioterapisti e chirurghi ortopedici. È specifica per l’articolazione dell’anca, con lo scopo di valutare l’impairment a carico di questo distretto e la conseguente compromissione sulle attività di vita quotidiana.

La Harris Hip Score nasce nel 1969, per mano di William H. Harris. La lingua originale è l’inglese, ma è validata anche in italiano.  La HHS è stata ideata per quantificare la disabilità successivamente alla chirurgia d’anca per artroplastica, ma ad oggi viene impiegata anche in altre condizioni. Infatti, è utile anche per l’osteoartrosi (OA) e per le fratture del collo del femore.

 

CONTENUTO 

La scala è strutturata secondo due macro parti, una anamnestica e una di esame obiettivo. La prima parte richiede la collaborazione del paziente, mentre la seconda, prevede la compilazione esclusiva da parte dell’operatore che, con alcuni strumenti (metro e goniometro), annota determinate misure.

La HHS è suddivisa ulteriormente in tre sezioni. La prima sezione, sotto forma di questionario, indaga sul dolore e sulla funzione; corrisponde alla parte di anamnesi. La seconda, valuta la deformità all’anca e agli arti inferiori, mentre la terza valuta il ROM di anca. Ovviamente, le ultime due prevedono un esame fisico.

Ciascuna sezione contiene uno o più item. Nel dettaglio:

La prima sezione, contiene 8 item:

  • §  Il primo, riguarda il “dolore”, in particolare il livello di gravità, la tolleranza e l’impatto che ha sulle attività quotidiane.
  • §  Il secondo, riguarda la “distanza percorsa”; indaga in quali spazi si sposta il paziente  (dentro/fuori casa) e la necessità di doversi fermare.
  • §  Il terzo, riguarda la difficoltà/incapacità di “mettersi le scarpe e le calze”.
  • §  Il quarto, indaga la necessità di supporto, aiuto o impossibilità a “salire le scale”.
  • §  Il quinto, riguarda l’utilizzo di “ausili” per il cammino.
  • §  Il sesto, valuta la presenza e la gravità della “zoppia”.
  • §  Il settimo, indaga se il paziente è in grado di usufruire del “trasporto pubblico”.
  • §  L’ottavo, riguarda se  il paziente è “capace di sedersi”, in che modo e per quanto tempo.


La seconda sezione, contiene 1 item. Si tratta di un piccolo questionario a quattro domande in cui si può selezionare “SÌ” o “NO” come risposta. In particolare, viene chiesto se il soggetto presenta un’eterometria degli arti inferiori (AAII) e se presenta limitazioni articolari in alcuni movimenti (flessione, adduzione, rotazione interna in estensione). Per entrambe le condizioni, il clinico deve tenere conto dei cutoff indicati.

La terza sezione, contiene 4 item. In questo caso, per alcuni movimenti di anca (flessione, rotazione esterna, adduzione, abduzione) devono essere indicati i gradi di movimento.

 

PUNTEGGIO & INTERPRETAZIONE

Sono previsti, per la prima sezione, 91pt totali: 44pt provenienti dal “dolore” mentre i restanti 47pt dagli item rimanenti. Per la seconda sezione sono previsti massimo 4pt, attribuibili solo nel caso in cui le risposte siano TUTTE affermative, altrimenti il punteggio sarebbe 0. Per la terza sezione invece, il massimo dei punti ottenibili è 5pt.

Poiché alcuni punteggi sono in decimali e ogni item ha un punteggio e un metodo di conta differente, potrebbe rendersi utile questo sito: www.orthopaedicscore.com. Si tratta di un programma gratuito dove si può trovare la HHS insieme ad altre scale di valutazione. Dopo aver compilato il questionario, il programma è in grado di calcolare in automatico il punteggio totale e permette anche la stampa in formato cartaceo.

Come in ogni scala di valutazione è previsto un punteggio finale, frutto della somma dei singoli punteggi (pt) di ogni sezione, al quale corrisponde un significato ed una interpretazione.

Il punteggio massimo è pari a 100pt e corrisponde alla migliore funzionalità, nessun dolore e nessuna compromissione.

L’esito è considerato ECCELLENTE se il punteggio è compreso tra 90 e 100, BUONO, tra 80 a 89, DISCRETO tra 70 a 79 pt e SCARSO se inferiore a 70.

 

PROPRIETÀ PSICOMETRICHE 

La coerenza interna è stata reputata elevata, mentre per quanto riguarda la validità del contenuto la HHS è stata comparata alla WOMAC e alla Short Form 36 (SF36), senza mostrare sostanziali differenze.

Anche l’affidabilità test-ritest per fisioterapisti ed ortopedici è risultata ottima, sia nel dominio del dolore (r = 0,93 e r = 0,98) che della funzione (r = 0,95 e r = 0,93).

Ci sarà una ragione per cui è così tanto utilizzata!!

 

Un valido motivo…

 

Comprendere l’impatto che una menomazione e/o disfunzione hanno sulla vita dei nostri pazienti è estremamente importante. Il nostro obiettivo a lungo termine dovrebbe sempre mirare al raggiungimento del massimo livello di autonomia. Per questo motivo, in alcune condizioni riguardanti l’anca, è consigliato l’utilizzo della Harris Hip Score.

Inoltre, questa scala è semplice e veloce da usare. Basti pensare che il tempo di somministrazione è di soli 5 minuti !!

 

 

Bibliografia
  1. Pulik Ł, Romaniuk K, Jaśkiewicz K, Wojtyński P, Łęgosz P, Małdyk P. An update on joint-specific outcome measures in total hip replacement. Reumatologia. 2020;58(2):107-115. Doi: 10.5114/reum.2020.95366. Epub 2020 Apr 30. PMID: 32476684; PMCID: PMC7249528.
  2. Nilsdotter A, Bremander A. Measures of hip function and symptoms: Harris Hip Score (HHS), Hip Disability and Osteoarthritis Outcome Score (HOOS), Oxford Hip Score (OHS), Lequesne Index of Severity for Osteoarthritis of the Hip (LISOH), and American Academy of Orthopedic Surgeons (AAOS) Hip and Knee Questionnaire. Arthritis Care Res (Hoboken). 2011 Nov;63 Suppl 11:S200-7. doi: 10.1002/acr.20549. PMID: 22588745.

 

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