In questo articolo andremo ad analizzare i principali test ortopedici della spalla utilizzati durante la pratica clinica. Per ogni test che proponiamo, se presenti, verranno nominati anche altri test a supporto per la stessa patologia.
La prima batteria di test che ovviamente vanno eseguiti sono per la valutazione dell’arco di movimento sia attivo che negativo.
In seguito a ciò può essere utile utilizzare test specifici per la spalla, di seguito si possono trovare una selezione dei test più utilizzati nella pratica clinica. (sono presenti solo a titolo esemplificativo e non esaustivo).
Test di Apley
Esecuzione
Paziente seduto viene invitato a posizionare dietro la testa la mano omolaterale alla spalla da testare cercando di toccare l’angolo superiore della scapola controlaterale. Successivamente si fa eseguire il movimento con la mano dietro la schiena cercando di far toccare l’angolo inferiore della scapola controlaterale.
Questo test mette in tensione i tendini della cuffia dei rotatori. Il test è positivo in caso di esacerbazione della sintomatologia dolorosa durante l’esecuzione.
La positività al test potrebbe far sospettare una tendinite del muscolo sovraspinoso.
Esistono altri due test in caso di sospetta tendinite del muscolo sovraspinoso che sono il test del conflitto di Hawkins-Kennedy e il segno del conflitto di Neer.
Test di Speed
Esecuzione
Paziente seduto con gomito esteso e supinato e spalla flessa di 45°. Il terapista deve porre due dita sul solco bicipitale e l’altra mano sul polso del paziente. Richiedere di sollevare il braccio contro resistenza
Questo andrà a stressare il capo lungo del bicipite.
Questo test andrà a valutare eventuale presenza di tendinopatia del muscolo bicipite.
Per la valutazione possono essere usati altri test come il test di Lippman e il segno di Gilchrest.
Test di Dawbarn
Esecuzione
Con Paziente seduto è necessario applicare una pressione sotto il processo acromiale. Notare dolore e dolorabilità. Successivamente, si adduce l’arto del paziente oltre i 90° mantenendo la pressione.
Questo test permette la valutazione dell’eventuale presenza di borsite sottoacromiale.
Test per instabilità gleno-omerale anteriore
Test del cassetto anteriore
Esecuzione
A paziente supino afferrare braccio prossimalmente e distalmente rispetto all’articolazione.
Eseguire una trazione con la mano distale e mantenere fissa la coracoide con la mano prossimale.
Altri test per la valutazione dell’instabilità gleno-omerale anteriore sono il test dell’apprensione anteriore (e una sua variante, il test dell’instabilità anteriore di Andrews), test dell’instabilità anteriore di Andrews, Test di Rockwood e Test di Rowe per l’instabilità anteriore.
Test per instabilità gleno-omerale posteriore
Test del cassetto posteriore
A paziente supino con gomito flesso, addurre e flettere la spalla. Con la mano prossimale stabilizzare la scapola. Intraruotare l’avambraccio e flettere in avanti la spalla forzando l’omero posteriormente.
Altri test per la valutazione dell’instabilità gleno-omerale posteriore sono il test dell’apprensione posteriore, stress-test di Norwood e test “spingi-tira”.
Per la valutazione dell’instabilità multidirezionale della spalla esistono test specifici, come il test di Feagin e di Rowe. Essendo però l’instabilità multidirezionale una combinazione di instabilità anteriore e posteriore è sufficiente anche una valutazione di entrambe con i test sopra elencati.
Conclusione
È importante notare che la scelta dei test ortopedici dipende dai sintomi del paziente e dalle sospette lesioni o problemi specifici della spalla. La valutazione della spalla dovrebbe essere effettuata da un professionista sanitario qualificato, come un ortopedico o un fisioterapista, in quanto la corretta esecuzione e interpretazione dei test è fondamentale per una diagnosi accurata.